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Carissimi,
di taralli conosco quelli nei sacchetti che compro al super, o altri dalle bancarelle nelle sagre.
Per quelli dolci non ho idea: ma sono così secchi e duri come quelli salati (come li conosco io!) oppure rimangono frolli con la glassa?Noi nelle montagne bolognesi abbiamo le palle di neve e gli zuccherini di montagna, ma sono frolli e si disfano in bocca!
Mi descrivete come sono? (le foto sono esplicative, ma occorre anche sapere la consistenza, per rendermene un’idea!
Grazie
Ivana
Ciao Nuvole,
guarda che in settimana da mia sorella hanno “investito” due maiali, o meglio quattro mezzene, visto che si devono far macellare nelle strutture deputate….quindi già in vista un bel paio di bottiglie di plastica ripiene di fresco strutto….quindi piadine, tigelle, gnocco ingrassato, tutte le cose nostre tipiche che dallo strutto hanno un sapore ricco e una frollezza indicibile!!!!
Sono pugliesi, no, questi taralli?
Ciao
Ciao Luigi e Nuvole,
dove sono di casa le freselle? Cos’è un tipo di Zwieback, cioè biscottato?
Mi ricorda proprio quasi lo stesso procedimento!Ciao
Ivana
Ciao Paola,
scusa solo adesso ho visto sia le foto inserite che la tua domanda.
Io non tosto mai la frutta secca, se è bella sana, la pulisco con un telo e la macino nel tritatutto, tanto dopo va cotta.
Le nocciole sono sempre del parco qui vicino o della campagna delle mie amiche e le schiacciamo solo quando sono belle seccate.Ciao, Paola, allora hai lì la mamma?
Ivana
E se facessimo una spedizione il prossimo Giorno del Ringraziamento? Io comincio fin d’ora a mettere via gli eurini….e intanto mi studio bene questo menu, perchè è in gran parte proprio di mio gradimento…la zucca e il tacchino sono spesso sulla tavola nostra!!!
Grazie Betta, e complimenti per tutto, ma soprattutto per il bel giovanotto timido che si gode quel ben di Dio, anche solo con gli occhi!!!!
(io ci metto un po’ di tempo a focalizzare, sono in ritardo con la lettura delle ricette, devo proprio affrettarmi per stare al passo con voi! 😳 😯 😯 😯
Ciao
Ivana
Va bebe’,
anche se qui siamo in “terra straniera”, perchè non ci date qualche ragguaglio sulle origini di una ricetta, o almeno come è stato il primo approccio e le reazioni a un cibo diverso…e via discorrendo?
Se vi devo dire come ho conosciuto lo strudel, ma in casa mia, ed io ero bambina di 9 anni, ve lo figurate?!!!
Io sono dimenticona, ma quella cosa lì mi è rimasta impressa, perché a quei tempi (2. guerra mondiale, fateci il conto!) in casa mia c’era solo quello che avevamo dalla terra , dal porcile e dal pollaio (non ci lamentevamo, rispetto ad altri era una pacchia!), ma si facevano sempre solo le stesse cose tradizionali nostre, e quella dolcezza, semplice, fatta con una delicatissima sfoglia trasparente mi incantò…ma solo dopo decenni la conobbi nei posti giusti e con tutti gli ingredienti possibili e finalmente me ne impossessai anch’io, di una ricetta che era fissa nel ricordo in quella maniera!Ciao
Ivana
Cara Susanna,
ma che bella lezioncina, per una che di pesce non ha nessuna cognizione, a parte poche cose d’acqua dolce o …in scatola! Me la sono letta due, tre volte, anche perché negli ingredienti ho trovato subito un’assonanza con i miei gusti (semplicità, non accavallamenti di sapori strani ecc….ma questo non deve far testo, è solo un mio modo infantile di pensare!).
Chissà che non dica al mio Cerbero: Mi compri un polpo per domani?
(ammesso che di polpi freschi ci sia traccia nel banco-pesce della coop!!!! 😉 )Susanna, grazie davvero! Chiedevo: per una cottura normale i 30 min sono validi o occorre di più?
Lo chiami carpaccio, quindi sarà quello che cancellerò dal bigliettino con ricetta che porterò in cucina!!! Sai perché? Il Cerbero non gradisce niente che non sia cotto a….puntino!!!!Che Nettuno me la mandi buona!!!
Ivana
Ho provato, ma evidentemente ho fallito qualche passaggio…se vuoi fare tu, almeno l’impasto, nella teglia, e finale, come segnalato nei link della ricetta!
Grazie e buona notte!!!
Ivana
Grazie Susanna, ci sto già navigando, adesso è tutto tranquilla la pagina e ho trovato in varie…grazie, farò le prove!
Ma adesso meglio che vada a letto, domattina presto a portare i nipotini a scuola, porterò anche la crostata di zucchine, la mia solita, che tutti mi richiedono, figli e scuola……magari metto anche quella, nelle ricette.
Ciao a tutte e buona notte!
Ivana
Ciao Susanna,
avevo inviato foto della torta, niente di eccezionale, solo esecuzione casalinga, sono arrivate?
Avevo inviato al tuo indirizzo, come segnalato in tuo post di ieri.
Grazie se vorrai verificare!Ciao
Ivana
Ciao Anna Maria,
benvenuta!
Ivana
Grazie per la ricetta:
fa parte delle ricette “nobili”, realizzabili un tempo nelle famiglie borghesi delle nostre parti….ma da campagnola quale ero io, non l’ho proprio conosciuta bene!!!Grazie, che adesso mi cimento e faccio…”mente locale” su pietanze interessanti, basilari per tutte noi!
Ciao
Ivana
…ripetiamo BENVENUTI
….ai nuovi arrivati, con simpatia
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Ivana
Gli unici babà che conosco sono quelli in barattolo!
Bisogna che mi adegui anche alla idea di provarli….ma data l’età, non so se ci riesco…sono già fossilizzata nelle mie poche cose tardizionali o acquisite da altri lidi stranieri, per cui anche questa del babà è una lacuna!Mi faccio aiutare da “Nuvole”, e ci riuscirò certamente!
Baci a tutti
Ivana
@paula wrote:
Buon giorno Ivana che cosa sono i lischi 😳
Buon Giorno Paola!
Va be’, racconto la storiella!
Una mia amica era stata in primavera da suoi parenti a un lido del Ravennate.
Nella bella passeggiata fatta in quella landa sabbiosa vennero raccolte delle erbe…..ma la mia amica, portatele a casa non sapeva che farsene….anche perchè lei non è molto appassionata di cucina, nè tanto meno di novità!
Mi portò un bel sacco, già pulito, di questa erbetta bella verde….e io che non la conoscevo scrissi una “richiesta” su CI e molte strologarono per darmi il nome della pianta, di modo che io potessi cercarmi una ricetta.
Da qui potete capire che anch’io sono ignorantella di tante cose!
A me avevano detto che si chiamavano lischi, ma risultò che erano “barba di frate” (la stessa cosa!). Nascono naturalmente nelle terre sabbiose….dopo mi sono fatta una bella scorpacciata di infos su questa erba.
Mio marito, anche lui ignorantello, la voleva buttare, ma io, clandestinamente, realizzai preparazioni nelle quali cammuffare tale erba: crespelle o meglio cannelloni con lischi e salsiccia e un altrettanto strudel salato.
Ebbero successo, pubblicai anche le ricette, mi pare!
Per questo, l’erbetta che non conoscevo è entrata in casa mia!!! …e aspetto la prossima primavera per farmene portare dell’altra!Ciao Poala, ti sei divertita?
Ivana
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