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@dida wrote:
Bella e buona ricetta, ma va bene ugualmente se la faccio senza carta fata? Costa una barbarità, anzi di più. 😆
secondo me sì, ma non ditelo in giro!!
Con la carta fata è solo più scenografico!!SCUSATE
Ho dimenticato di dire che la ricetta è del mio maetsro di cucina Marco Valletta.
Va da se che ognuno può rielabolarla come meglio crede!!@susanna wrote:
Rossana…. tu dici… di chiudere la carta con nastrini di raso… ma non bruciano durante la cottura!?!?!?!? 😯 😯 😯 😯 😯
a me non è successo…se temi prova prima il filo solo soletto, al max usi lo spago per alimenti!
ciaola carta si compra nei negozi di casalinghi più forniti… non ancora al super…
si può usare per qualunque alimento:spaghetti al cartoccio, carni ecc…
funziona come la normale carta cuki per fare i cartocci, ma è molto più bella.
non c’è un ricettario…ho elaborato una ricetta del mio maestro di cucina…. dovrei guardare in internet 🙄
diciamo che secondo me, più dentro ci sono alimenti variopinti e più bella è, ma io amo i colori, quindi…Più tardi porterò la ricetta del guazzetto di pesce nel Quaderno ok?
Baci
Dimenticavo: funziona per ogni tipo di cottura, tranne che su fiamma diretta…per ovvi motivi!
ciao
@nonna Ivana wrote:
Grazie Rossana,
molto particolare e di alta scuola!!!
Sai che origini ha, se ha un uso frequente?
E il tipo di vino è tassativo?ivana
ivana
Ciao,
frequento i corsi di cucina di Marco Valletta, prof all’alberghiero di Castelfranco Veneto. Non so se la ricetta sia o meno una sua creazione, ma nella sua non c’era nè il moscato nè il miele nè l’aceto… Insomma, l’ho rielaborata a mio gusto per i seguenti motivi:
il colore era triste, sembrava un prodotto pronto per le analisi all’Asl 😳
il sapore non era affatto accattivante, molto amorfo, con aceto e vino moscato ha preso corpo..
il miele serve sia per lucidare che per dolcificareLo chef ci ha parlato di porto…io ho aggiunto il moscato…secondo me un vino liquoroso può andare altrettanto bene…
provate poi mi fate sapere.
Io la conservo in freezer e la servo tiepida, soprattutto come accompagnamento di terrine di selvaggina [smilie=107.gif]ciao ciao
Bene…
felice di conoscervi a tutti voi che già da tempo create l’atmosfera e benvenuti a tutti coloro che sono entrati dopo di me!! [smilie=011.gif]Un abbraccio e un besos
Dal mio super corso di cucina ho preso e rielaborato come segue questa ricetta:
COMPOSTA DI PRUGNE PER SELVAGGINA CON PIUME
Ricetta per persone 4
• 250 g prugne secche
• 30 gr miele di acacia
• 20 cc aceto di mele
• 20 cc moscato passito
• 50 cc vino porto
• 50 g burro
• the per l’ammolloPreparazione
Denocciolare e tagliuzzare le prugne; ammollarle nel the per 1-2 ore. Sciogliere in una pentola il burro, tuffarvi le prugne scolate ma non strizzate, far cuocere per 5-8 minuti, quindi aggiungere il porto, scaldare appena, togliere dal fuoco e frullare. Rimettere sul fuoco, aggiungere il miele, l’aceto, il moscato, portare a riscaldamento, spegnere e conservare. Servire tiepida, deve essere morbida.Presentazione
A vostro piacere potete aggiungere o diminuire i “liquidi”, ma non eliminateli o il sapore ne perderà! La uso per accompagnare faraona, fagiano, terrine di anatra o selvaggina.Spero vi piaccia
[smilie=015.gif] Grazie per l’accoglienza!
sono emozionata e confusa!
bacioni -
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