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Lucrezia segue a tavola con noi il telegiornale. Ho l’accortezza di cambiare canale solo quando le immagini sono particolarmente truculente, e non appena vedo che c’è qualcosa che la turba intervengo subito a spiegare. E’ difficile, ma con lei, e sottolineo con lei, funziona. Certo, vengono le domande per cui non hai la risposta, ma penso che sia nostro compito spiegare con le parole più semplici le cose che accadono.
Ora devo andare, non ho tempo di argomentare altro, ma riprenderò il discorso.
Francesca
Petti di pollo con limone, fatti questa sera.
Far cuocere i petti di pollo a fette in olio aromatizzato con aglio.
Verso la fine della cottura aggiungere poco succo di limone, la buccia del limone e abbondante prezzemolo.
Salare e servire: sono piaciuti molto.
A suo tempo avevo trascritto da Cucina italiana questi consigli.
Mettere i frutti a freddo in una pentola con poco sale, alloro, semi di finocchio.Coprire con acqua e cuocere a fuoco medio finchè sono tenere. Le castagne che in cottura vengono a galla sono da scartare perchè abitate.
SE LE CASTAGNE VANNO TRASFORMATE:
Incidere la buccia esterna alla base ruvida. Immergere per 10 minuti in acqua bollente. Togliere dalla pentola e togliere la buccia marrone esterna.
Cambiare acqua, aggiungere un poco di sale. Cuocere per altri 10 minuti finchè sono morbidi e si liberano dalla buccia sottile.CONSIGLIO PER ESPERIENZA
Togliere i frutti dall’acqua bollente pochi per volta, in modo che restando caldi la pellicina si tolga rapidamente.
Confermo che da calde la pellicine vengono via facilmente.Francesca
MMMMHHH il cardo gobbo…
E’ una vita che non riesco più a trovarlo qui in zona…C’era, tempo fa, un fruttivendolo a Pavia che li aveva. Costavano parecchio, ma erano davvero squisiti.
A me piacevano tantissimo gratinati al forno, con besciamella e formaggio…
Francesca
Dimenticavo!
Per altre info potete vedere qui
http://www.retegas.org/” onclick=”window.open(this.href);return false;
Dovrebbe esserci anche la possibilità di verificare l’esistenza di un gas nella vostra zona.
Francesca
Faccio parte di un G.A.S. da poco più di un anno. Partiamo da un punto abbastanza importante: ci sono i G.A. e i G.A.S.: cioè i gruppi di acquisto e i gruppi di acquisto solidale.
La differenza tra i due è che i secondi sono molto più attenti (e talora masturbatori mentali) per quanto riguarda i discorsi del biologico, della produzione sostenibile, etc.
Quando si parla di gruppi di acquisto solidale i prezzi non sono proprio popolarissimi, proprio per la filiera che si segue; tuttavia su alcuni prodotti ho notato davvero che c’è una marcia in più: il pollo che acquisto con il gas ha gusto e tenerezza che non trovo nel pollo normale.
Si acquista davvero di tutto: carne, frutta, verdura, detersivi, prodotti per l’igiene personale, olio, formaggio, carta (quella per le fotocopie, i quadernoni, etc.), alcuni capi di abbigliamento, assorbenti igienici e pannolini per bambini, succhi di frutta, pesce, legumi secchi e già inscatolati, pasta, riso, biscotti, e noi ci avvaliamo del negozio Botteghe del mondo di Pavia per acquistare spezie, zucchero, caffè, banane tè e cioccolato, e credo di aver esaurito i prodotti.
Se decidete di far parte di un gruppo di acquisto solidale tenete conto che si richiede da parte di ogni aderente un MINIMO di partecipazione attiva (es. aiuto nella distribuzione, o nella raccolta ordini, o nell’organizzazione di eventi a cui il gas partecipa…dipende poi da gas a gas…).
I gruppi di acquisto seguono una filosofia, diciamo cos’, più attenta al risparmio, puntando sul fatto che facendo un ordine importante si può schiacciare il prezzo; in questo secondo caso l’attenzione all’ambiente, al sociale, al solidale non è in cima alle loro preoccupazioni. Vista l’attenzione all’ambiente si cercano sempre i prodotti più vicini possibili, sebbene per olio e arance non sia sempre possibile.
Questa è una cosa bellissima, accaduta proprio qualche mese fa, che ha visto protagonista anche me nel mio piccolo come aderente a un G.A.S.http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_aprile_15/caseificio_salvato_clienti-1501187909632.shtml” onclick=”window.open(this.href);return false;
Beh, buona lettura a tutti!
Francesca
Benvenuta Caterina!!!
Francesca
Lilla, uffi, mi hai dato un nuovo motivo molto buono per non cambiare luogo di villeggiatura anche se quest’anno il mare di Lignano ci ha deluso profondamente…E’ una meraviglia!
Francesca
Ciao Elvira,
Che riesco a far mangiare le zucchine a Lucrezia sotto mentite spoglie? 😀 😀
La ricetta seguente venne copiata da http://www.amicincucina.altervista.org tantissimo tempo fa, l’autrice invece è Sara Ghedina. Si tratta di un quick bread: ancora non l’ho fatto, ma davvero ispira molto. Sara nella prefazione della ricetta dice che i quick breads hanno la consistenza dei muffin ma la forma dei plum cake.
270 gr farina
½ cucchiaino lievito
½ cucchiaino bicarbonate
1 cucchiaino cannella
2 uova
155 ml olio di semi
150 gr zucchero
115 gr marmellata di arance
285 gr zucchine grattuggiate
pizzico di sale
115 gr noci tostate e tritate grossolanamente
2 cucchiai di zucchero
Setacciare insieme la farina, il lievito, il bicarbonato e la cannella. A parte sbattere le uova con lo zucchero, l’olio e la marmellata ficnhe’ il composto e’ amalgamato. Incorporare le zucchine e il sale, mescolare (a mano), poi unire la farina e alla fine le noci. Non sbattere troppo, e’ sufficiente che l’impasto sia amalgamato, come per i muffin e’ importante non lavorarlo troppo.
Imburrare e infarinare uno stampo da plumcake, rovesciarvi l’impasto, cospargere la superficie con 2 cucchiai di zucchero e cuocere a 175 per 60/ 70 minuti circa (prova stecchino).
Lasciare raffreddare nello stampo per circa 20 minuti, poi rovesciare sulla grata e lasciar raffreddare completamente. Si mantiene anche in frigo, avvolto in pellicola, fino a 5/6 giorni.No! Oggi non ho poltrito: prima la messa, corredata da una brutta omelia; e poi a casa a fare il ragù d’anatra. Lo so, non è piatto estivo, ma avevo troppa voglia di mangiarlo…
Nel pomeriggio un bel giro per Pavia, invasa da mille e più bancarelle in occasione della festa del Ticino. Col busto nuovo devo dire che mi è cambiata la vita!Domani gran giorno: la Lucrezia ritorna sui banchi di scuola…Ho un pò d’ansia…
Francesca
Io ricordo di aver salvato invece un quick bread di Sara Ghedina con le zucchine e la marmellata d’arancio, pubblicato, penso, sul vecchio sito…Se posto la ricetta succede qualche pasticcio? Penso che potrebbe essere bello fare magari una miniraccolta di torte dove ci sia la verdura come ingrediente.
Grazie mille,Francesca
Alla sera difficilmente faccio un primo piatto, sempre che non si tratti di una zuppa o minestra, sopratutto d’inverno, di quelle però che alla fine tra presenza di carboidrati e proteine vegetali fanno quasi piatto unico. Non manca mai il pane, perchè se non mangio comunque un poco di carboidrati alla sera finisce che il mattino dopo sto male per carenza di zuccheri.
Poi ho una figlia che da quando è nata si autoregola: se mangia alle 6 o alle 7 qualcosa di “carboidratico” (poca roba, un paio di tarallini o un pezzetto di focaccia) poi mangia solo cose proteiche, difficilmente poi tocca anche solo un pezzetto di pane.
Io vedo di limitare i carboidrati, ma non li tolgo completamente, come del resto non mi sono mai stati tolti in nessuna delle tre diete fatte in tempi diversi da dietologi diversi.
FrancescaQuesta sera la cucciola minor e il cucciolo maior hanno mangiato una variante della insalata pantesca: patate, tonno, formaggio, pomodori. Poi un poco di pesche macerate con lo zucchero.
Io però sono parecchio nervosa, sto ricercando senza troppo successo un nuovo lavoro e ho sempre voglia di mettere in bocca roba dolce. Spero passi presto.
FrancescaNon mi resta che augurare a tutto l’Universo una notte non troppo calda…Mimma, che invidia i tuoi 6 gradi…Poi lo so, quando arriveranno da noi saremo qui a lamentarci che fa freddo, c’è la nebbia, la pioggia…MA ORA LI VORREI!
Francesca
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