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Avete un’idea di come cucinarla? Andrea l’ha vista, ha deciso che era proprio bella, e me l’ha fatta comperare.
Si tratta di un pesce secco, forse un pochino salato.
Nessuna indicazione su come prepararla… Presa in un normale banco frigo dell’Iper, sembrerebbe pertanto una cosa comune, ma io non l’ho mai vista prima d’ora!!!
Mio suocero dice che sì sì si usava tanto in passato e va messa a bagno nel latte. L’idea mi raccapriccia, ma se me lo confermate…é là in frigo che mi guarda di sbieco, aiutatemi a cucinarlaaaaa!!!
Ciao Paola….
la famosa aringa salata? O affumicata?
Bene, un tempo “pregiato” diciamo così piatto dei poveri…
Anche solo il “tocciarla, con la fetta di polenta..era una goduria!!!!!
Se è salata, un metodo è anche quello di passarla sul fuoco, un tempo era sul treppiede con braci sotto, accanto al fuoco sotto al camino, di modo che la pelle sfrigola e viene via, poi si fanno dei filetti, si immergono nel latte per delle ore, magari ripetere l’operazione, asciugarli e poi metterli a piacere in una terrinetta, con olio e limone.Da antipasto, oggigiorno….nei paesi nordici è usata quella in salamoia…ed è molto richiesta.
La vedi nei vasetti, tipo cetrioli, arrotolata, con la sua bella coloritura grigio-verdastra-azzurrastra.Buon lavoro
ivana
Ivana ciao!
è sicuramente affumicata, ma credo proprio anche salata. Quindi metto sulla griglia, la cuocio, e la pulisco, e solo poi metto a bagno nel latte? ma perchè latte e non acqua, mi sembra uno spreco… però, ohè, io eseguo 🙄
tu l’hai mai mangiata? ha l’aria che quando la cucino raduno da me tutti i gatti del vicinato attirati dall’odorino di pesce, saprà tanto di pesce eh?Quella in salamoia, tipica norvegese, danese ecc mi piace parecchio!
E come no??
Ne mangiavo, decenni fa, poi anche alcuni anni fa, presi dal banco della coop.
Naturalmente, affumicata ha delle altre caratteristiche.
Salata si può dissalare, dopo averla ben pulita, squamata e tolta la testa, con una ripetuta operazione di immersione in acqua, poi mettere in ebollizione , togliere subito, rimettere in altra acqua fredda e ripetere la bollitura di un minuto.
Toglierla, fare dei filetti o bocconcini, metterli in una terrientta, condire con olio, limone e pepe.Puoi anche fare un piatto a sé, mescoli i bocconcini con tocchi di patate lessate, una mela a tocchetti piccoli poi condire con una emulsione di olio e pepe, limone o aceto, e prezzemolo tritato.
Il sapore rimane, ma è più gradevole!!!!Ciao
ivana
io la metto a bagno nel latte per almeno tre/quattro ore, poi la asciugo bene con carta da cucina, la pelo, la taglio a tocchetti e la preparo in insalata con patate lesse, cipolla cruda e fettine di mela verde. la condisco con olio e limone o con yogurt naturale, meglio quello greco, denso.
ecco, paro paro come Ivana, non avevo letto prima, o forse abbiamo csritto in contemporanea. ribadisco l’uso del latte: il risultato è più delicato che con il bagno in acqua
Se volete anche delle pillolete da nonna eccovi alcune curiosità
Anche saraca (saracca!) e nel bolognese c’è persino la Sagra della Saraca”, che si svolge in marzo….è un tipico cibo invernale…la passata sulla brace era una particolarità molto apprezzata dai buongustai.
Poi l’acquisto stesso della saraca aveva la sua importanza, la szdoura sceglieva la saraca maschio, lo si nota dalla pancia appiattita, non avendo le uova.
Ma per certuni anche con le uova era buona, anche se c’era il proverbio: esser da ov o da lat!
Vuol dire che non sei molto raffinato se prendi la saracca con le uova, invece che quella senza.In commercio, ci sono anhe i filetti pronti, nelle buste sottovuoto.
ivana
Il latte ha la particolarità di dissalare maggiormente la carne, lasciandola più dolce. Personalmente, la trovo buona anche così, senza trattamenti. La mangio anch’io con mela e cipolle, favolosa.
Ma anche con un poco di tartufo, o semplicemente con una frittatina poco cotta, o delle uova strapazzate………
Una volta me l’hanno servita a mousse: non conosco esattamente il procedimento, ma era passata nel latte, diliscata bene, frullata finissima, e mescolata a burro montato. Nel mezzo, ho identificato pistacchi e funghi, ma anche dell’altro. Ve la do per come l’ho intravista.PaolaP… è parente nordica dei missultitt: stessi usi e consumi, oltre naturalmente alle possibilità che ti hanno già indicato.
Oppure:
Passi tutto, tranne le pinne 😉 , al mixer e incorpori a doppia quantità di burro ammorbidito; arrotoli la pappetta in carta da forno e fai gelare: otterrai un ottimo burro aromatico per crostini caldi.Anche a me piace così, sfilettata e mescolata a patate bollite in una bella insalata. Oppure la faccio rinvenire, sfilettata, nei crauti che stanno scaldando. E’ buona anche sfiletatta, tagliata a tocchetti e mescolata all’insalata russa o ancora unita a barbabietole, mele e cipolle a pezzetti, condendo il tutto con aceto di mele, olio e sale e un pocoi di finocchietto selvatico.
@dida wrote:
(…) E’ buona anche sfiletatta, tagliata a tocchetti e mescolata all’insalata russa o ancora unita a barbabietole, mele e cipolle a pezzetti, condendo il tutto con aceto di mele, olio e sale e un pocoi di finocchietto selvatico.
Verissimo Dida…. l’ho fatta sia con le barbabietole che con l’insalata russa…. ho una brutta foto ma la metto lo stesso….
accidenti, ma quante cose sapete????? e pensare che io neppur l’avevo mai notata…
Va bene, procedo con gli esperimenti!
Grazie! comunque non la preparo oggi, quindi se volete aggiungere… io leggo!
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