Ciambella all’Anice

 

E’ un dolce che risale ad una antica tradizione toscana dove è conosciuto con il nome di “Bollo” prchè la sua forma tondeggiante veniva associata ad una antica moneta.

Sembra anche che questa ciambella abbia origini ebraiche.

Viene prodotto anche nell’Alto Lazio (Bagnaia – VT).

Fragrante e profumatissimo è ottimo per la prima colazione.

Ingredienti

– 500 gr. di farina 0
– 150 gr. di zucchero (a me piace un po’ più dolce e ne metto 200 gr.)
– 4 uova medie
– 1 tuorlo (per spennellare la superificie)
– 30 gr. di semi di anice
– 40 gr. di burro o strutto o olio di oliva
– 20 gr. di lievito di birra (oppure una bustina di lievito di birra disidratato, se qualcuno si vuole cimentare con il lievito madre ne deve utilizzare almeno 100/150 grammi)
– latte appena tiepido quanto basta ad ottenere un impasto omogeneo e non appiccicoso
– poca scorza di limone non trattato grattugiata

Impastare tutti gli ingredienti a mano o con una impastatrice e lasciar lievitare al riparo da correnti d’aria fino a raddoppio del volume.

Dare all’impasto forma di ciambella e porla sulla leccarda foderata con carta forno, spennellare con il tuorlo leggermente battuto e lasciar lievitare ancora fin quando si presenterà ben gonfia.

Infornare a 180° per circa 45 minuti o comunque fin quando la superficie non si presenterà decisamente bruna.

Non ho una foto mia di questo buonissimo dolce casalingo ma girando per il web ho trovato una fotografia di SlowFood.

Questo magnifico dolce è infatti un presidio SlowFood. Da provare!!

Testo di Susanna Giovannini

Immagini di Slow Food

 

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