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Paola e Mriangela,
grazie per le ricette con la carne di coniglio, che anche qui si cuoce volentieri.
Ma gli aromi che mettete voi, nella nostra zona sono poco usati, in genere facciamo il coniglio al forno, ma dopo averlo lasciato ammollo in acqua e aceto (parlo di conigli campagoli, nostrani) o limone, lo mettiamo al forno con olio e vino bianco, e gli odori della salamoia bolognese, quella che un tempo si faceva in casa, mettendo sale grosso, aglio e rosmarino, poi pepe e salvia a piacimento.
Lo si fa anche in tegame, con gli odori classici, cipolla, carota e sedano, ma prima gli si “fa fare l’acqua”, che vuol dire mettere il coniglio, tolto dalla marinata con vino e acqua o altro, in una larga pesante padella, già calda,senza grassi e asciugare con la fiamma i pezzi di carne, solo a umidità tutta evaporata si mette olio e burro, si rosola, poi si mettono le verdure il vino e si cuoce, si aggiunge poi anche un po’ di passata di pomodoro.Ma i sapori da voi consigliati mi hanno un po’ stuzzicata! (ammesso che il Cerbero non sbotti: ma che roba ci metti nel coniglio?!)
Grazie! Ciao
Ivana
Grazie!
Le mie ricette delle paste ripiene sono sempre una incognita per me: le realizzo sempre in un momemto di grazia…ispirandomi alle rimanenze contenute nei vari contenitori del frigo.
Se mi manca qualcosa la supplisco con altre, e in genere ho un riscontro piacevole..se notate non uso quasi mai ricotta, per me non è il massimo, preferisco una besciamella fatta da me, ben liscia ma soda, il prosciutto cotto non mi dà molta fiducia, la mortadella invece, quella bolognese, non da esportazione con i famosi pistacchi, si presta molto e la uso spesso. Metto anche la salsiccia, perchè…ce ne ho sempre in casa.
Ho anche fatto dei cannelloni di crespelle con i famosi Lischi, questa primavera, che suscitarono tutte quelle lunghe dissertazioni in CI, se ricordate!
Ciao!
Ivana
Li metterò!Ho dimenticato la postilla che spieghi un po’ l’uso di questa che sembra una strana “frolla”
Noi tutti conosciamo le proporzioni classiche della frolla, che riassumo così:
2:1:1 + 2 rossi (farina : burro : zucchero)
Qui da noi viene ignorata, semplicemente e le crostate che assaggi qui non risultano mai troppo burrose, o dure, come può capitare a volte con le frolle!
Questa da me data nella ricetta della crostata al limone vale anche per fare la torta di tagliatelle, la torta alle mandorle e le raviole dolci bolognesi.
CiaoIvana
Ottima partenza!
Facciamo un bel “libro” nel quale troviamo queste belle pagine introduttive, poi ciascuno contribuisce con le notizie del proprio territorio!
Mi piace, metodo che ci dà molto!!!
Grazie
Ivana
Ma che piacere leggervi!!!!
Recupero la settimana in cui non sapevo neppure che esisteste, e inoltrandomi nelle cose già scritte mi sento a mio agio…e vi ringrazio!!!
Baci
Ivana
Ciao Susanna,
grazie per l’indirizzo per le foto!
Io mi riferivo al bel volatile che avevi messo nel tuo post di Benvenuto per la signora X delle nuvole!
Adesso ne approfitto per inviare qualcosa.
Avevo un inizio che più inizio di così si muore: la storia del sasso, ma la foto l’ho spedita stamattina al Sig. Admin in persona, chiedendo anche lumi in proposito!!!!Ma aspettiamo!!
Ciao
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Ivana@susanna wrote:
@gaviota argentea wrote:
linguaggio da giovani, Ivana?
Ho passato i sessanta e…conosco il tuo paese…e avevo un’amica di gioventù, dalle tue parti con il tuo stesso nome…
Ci sono sufficienti indizi? Altrimenti ti mando un mp
😉Nonna Ivana Gaviota Argentea
Protagoniste di:
MISTERI
FINE DELLA PRIMA PUNTATA
😀Non mi perdo il finale!!!!!!!
Ivana
No non mi sono annoiata!!
Tutt’altro: penso che le “pillole” facciano bene, soprattutto come prologo, viatico.
Visto che sei sommelier hai parecchio da insegnarci…dal punto di vista tecnico, io ne so proprio punto o niente…ho solo esperienza della vite nella mia campagna di un tempo; la nostra zona fa parte del comprensorio dei tre Lambruschi principali, e l’uva viene conferita alle cantine locali, per la produzione del Lambrusco D.O.C.
Per lo più lo si ritiene un vino di second’ordine, ma leggendo dei suoi trascorsi, dei riconoscimenti ottenuti anche all’estero, più la sua storia nei millenni, ci si deve ricredere.Vi sono dei siti Internet molto interessanti e qualificati, fatti seriamente, fra questi consiglio questo, ma ce ne sono tanti altri :
http://www.vinolambrusco.it/italiano/frameset.html
Ciao
Ivana
@paula wrote:
BEN ARRIVATA 😆 😆 😆
non te lo puoi immaginare chi è che ti ha dato il benvenuto ?
leggi bene tra le righe che si riconosce al volo 😆
sono molto contenta che siete venute in questa casa a farci compagnia
un grande abbraccio a tutteCiao Paola,
finalmente…mi sentivo un po’ a disagio con le “sconosciute” che mi hanno accolta! B’ tua sorella e Susanna le ho conosciute, ma miele e le nuvole, anche Luigi mi sembra nuovo…quindi…dammi tu i ragguagli!!!
Ciao….:wink: 😉 😉
Ivana
nonna Miele, mi stona un pochino!
Badate! voi tutte che vi “alterate” i connotati, che io sono curiosa come una scimmietta… e pian piano vi squarcio i veli!!!!Una piccola storiella: anni fa allo Zoo-Safari di Fasano (i primi anni dell’apertura…la mia età!!!) fummo abbordati da due scimmione, che accovacciate sulla nostra macchina, con la faccia riversa verso di noi, si davan da fare per smontare lo smontabile…per fortuna che dei cagnacci allenati le spaventarono e fummo salvi!)
Che c’entra? Boh!!! 😆 😆 😆 😆
Ciao alle mie colleghe nonne!
Ivana
Grazie per il Benvenuto, fa sempre piacere trovare un sorriso…
Ma c’è un’anima spersa nelle nuvole che dice: to’ chi si rivede!
Mi fai il favore di dare dei ragguagli “più umani”? Tra occhiali, orecchie fruste, gambe tremolanti, che mi ritrovo, come faccio a vedere come sei, tra le righe o nella immagine che ti ha messo Susanna????!!!!! 🙄 🙄Abbiate pazienza, figliole, mica capisco bene il vostro linguaggio giovane!!!!
Va be’ grazie lo stesso!
Ivana
Sì, Susanna!
Molto attinente!
Anzi mi viene di apporre una variante in uso nelle famiglie, ma tantissimi anni fa, per arricchire, nel sapore e nell'”estetica” un piatto così semplice:una base di olio, aglio e prezzemolo tritati, poi passata di pomodoro, alcuni cucchiai, acqua e si inseriva il pane e si otteneva quella che era poi una “pappa”, non più solo pane cotto.
Ho proprio una raccolta di ricette di una cinquantina di anni fa, non sto a dire tutta la “genesi”, ma posso renderle disponibili, volendo così rendere onore ad amiche, conoscenti, parenti, donne delle case protette, che mi hanno permesso questo percorso nel tempo, nelle usanze proprie della mia zona….che poi avevo integrato con immagini di utensili e attrezzi inerenti alcune preparazioni!
Ciao
Ivana
Cari giovanotti e giovanotte,
badate che in cantina …io ci tengo il vino e altre cose, come l’aceto che faccio, la saba, che mi regalano, le zucche in attesa di preparazioni dolci e salate, i sott’oli e sott’aceti della casa ecc…magari adesso ci ho anche i cachi e le nespole a maturare.
Se parliamo di vino…io comincerei dal Lambrusco, proprio un umile vino, campagnolo, che però ha delle qualità che non tutti conoscono…
Ve ne parlerò, ma da consumatrice semplice, non introdotta nelle complesse elaborazioni stilistiche dei sommeliers::::Ci risentiamo!
Ivana
Ciao Luigi,
cominciamo proprio dalle cose semplici, quindi anch’io do la versione della bassa bolognese, o almeno della tradizione della mia famiglia:
qui si utilizza il pane bianco compatto, tipo ferrarese,
80 g pane raffermo per persona
1 cucchiaio olio per persona+parmigiano
acqua quanto basta per ammorbidire il pane.Mettere in un tegame con l’acqua il pane, quando è già molle, portare sul fuoco basso e mescolare lentamente, aggiungendo l’olio solo alla fine
con parmigiano a piacere.Grazie di averlo scelto!
Ivana
Ciao Paola,
saluto te e la tua Sorellina Mariangela!!!
Speriamo di fare un fruttuoso, sereno cammino insieme!Ivana
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