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Su Paol@, fatti coraggio!!!
Ma come è vero…il Natale si sente se siamo noi a costruirlo, pezzettino per pezzettino, per me è veramente un coinvolgimento a 360°, perchè faccio proprio tutto con le mie mani (oh..le mie mani..mi fioriscono persino i polpastrelli, a forza di sforacchiare con aghi e uncinetti, a ritagliare, gli occhi mi pizzicano per la fatica..ma anche per il PC!!!), se invece lo si passa da altre parti, mi sembra proprio una festa astrusa, almeno esternamente, nelle piazze, grandi o piccole che siano con tutto ‘sto sfolgorio di luci, i rumori, le musiche…come una specie di intontimento universale…che poi lascia il buio, la stanchezza la delusione!!!!Scusate la menata
Ivana
Grazie dei complimenti…sono cose sempliciotte…solo il presepe in pasta di sale è nella vetrina del fornaio, non fatto da me..
Sto finendo la decima stella, poi ho finito 8 tovagliette, , a forma di cuore, verde natalizio, con punti ornamentali rossi.
Tutti gli anni ne faccio a iosa, piacciono, tutti le vogliono!!!!All’ora di cena ho cotto altri 4 pani di Natale…con qualche variante in meno, mi mancavano le mandorle e i fichi, è diverso…scriverò la ricetta, sempre tutto sperimentando!!
Buona Notte…se ci vado..a letto!!!!
Ivana
Ciao Nuvole,
da tenere in nota, così quando ho il freezer meno intasato provo anch’io…tu sei molto brava, e raffinata, ti seguo così imparo qualcosa anch’io!!!
Grazie 😀 😀 😀Ivana
Grazie per le foto inserite, Susi, le passo nella ricetta!
Nella mia galleria ci sono anche i pani di Natale che ho fatto laltro giorno, e che oggi prima di impachettare per i golosi miei clienti, me ne sono tagliata uno per assaggiarlo…e mi risulta ottimo, una cosa diversa da quelloche si pensa…mi piacerebbe di farvelo sentire!!!
Ciao
approfitto di questa oretta di pausa per mettere le foto del gnocco fritto che c’era in piazza anche l’8 dicembre, al mercatino di Natale.!
Come ho detto da noi è il tipico cibo da passeggio…non ci si resiste, accanto ci sono gli affettati adeguati, visto anche il periodo della macellazione dei maiali, nelle case (non si macellano, ma si fanno macellare in strutture idonee, per igiene!).
I ciccioli e la coppa di testa sono in primo piano, e il loro sapore è decisamente tosto!!!! [smilie=053.gif]Con questo freddo un gnocco caldissimo è proprio invitante!!!
Ivana
Ciao tutti,
una pausa dal lavoro….!!! 😯
Per le pastelle ho sempre avuto una certa allergia a farle, anche se mi sono attrezzata con varie ricette.
Anche in quelle che conosco io c’è l’aggiunta di un cucchiaio di cognac, per aggiugere croccantezza…Ma non l’ho mai provata.
Poi esiste la pastella con solo acqua, farina e sale, come facevano anticamente in casa mia e un goccetto di vino bianco…e la chiamavano colla!!!Ma una cui tengo, perchè è di un bel sito che conosco bene, http://www.mamasrezepte.de, è questa:
200 g Mehl (farina)
200 ml kaltes Wasser (acqua fredda)
1 Prise Salz (una presa di sale)
2 Eigelb ( due rossi d’uovo)
2 Eiweiß (due chiare )
2 EL neutrales Pflanzenöl 2 cucchiai da taola di olio insaporesbattere i rossi con l’acqua e il sale, l’olio, aggiungere la farina e mescolare bene per evitare grumi: lasciare riposare una mezz’ora.
Introdurre le chiare montate a neve solo al momento dell’uso. La pastella deve rimanere ben aderente ai pezzi di carne, pesce o verdure ma anche frutta da friggere, se sono molto umidi infarinarli prima.
In altre ricette di pastella si trova anche la birra al posto dell’acqua.
Da tempo non mi dedico alle fritture, quindi ho dato solo queste indicazioni!!!
Ciao
Ivana
Caro Carlino,
qui siamo in una tranquilla casa di due pensionati, che con la cucina non hanno mai proprio avuto a che fare nel senso stretto della parola, cioè professionalmente…adesso il mio Cerbero ci passa le ore e…pacciuga, per assolvere il compito di cibare lui e me…
Io mi ci reco (in cucina, a parte le ore delle governatura piatti e lavaggi pavimenti!!! 👿 ) nelle ricorrenze, bisettimanali, per i pranzi con la figliolanza e nipotanza, e per le cene con gli amici.Sbianchire nell’accezione di sbollentare brevemente….non per il colore, ma per il sapore di..verdume, come dice mio marito.
Ma di cavoli crudi ne mangiamo, per integrare quello che va sperso…in questa bollitura… 😆 😆 😆Ciao
Ivana
Chiaretta,
chiedevo se è possibile utilizzare anche il fegato di maiale, se lo puoi chiedere alla tua nonna!
Abbiamo disponibile questo in questi giorni, che si preparano gli insaccati con i msisli macellati, ho già faatto una polentata con glia mici, con fegato alla cipolla e l’altra parte vorrei usarla proprio per un patè!Grazie.
Ciao
IvanaQuesto tipo di paste dolci o anche salate ripiene si trovano in tutto il mondo….ogni parte ha il suo nome e le varianti di ripieno, ma spesso il formato a mezzaluna è classico, beneaugurante, simbolico.
x Mariangela!
La ditta che ho nominato ha uno stabilimento a 4 km da me, e produce proprio anche il savòr, ma anche una ottima conf di prugne, che io uso spesso!
Ciao
Ivana
Ciao Mariangela,
il savòr (confettura con mosto bollito al posto dello zucchero) si trova in commercio, della cons…va della nonna, o puoi usare benissimo una confettura non troppo dolce di prugne.
Ciao
Ivana
Chiaretta,
ottima la tua salsa…magari facciamo una raccolta di ricette di questo tipo, da abbinare oltre che alle uova, (qui è proprio un piatto bello e gradevole da presentare), anche ad altri tipi di cibo..
quindi attingiamo dalle vecchie ricette di famiglia!
Ciao e grazie
Ivana
EHHHHHHHHhh
ci mancherebbe che tornassero i tempi…di Paride!
Stiamo già parecchio indietro con ‘ste caccavelle, ma a Penelope, a Ulisse, Paride e conseguente Cavallo di Troia…..ce ne scampiamo!!!!!!Ivana
Grazie Nuvole,
le tue cose sono meravigliose! Così il thread si nobilita con cose ben tenute, che denotano un amore vero per la tradizione!!!!
Le didascalie sono appropriate!!!
Ivana
Hai ragione!!!
Per “certi tipi di movimenti naturali” legati alla manipolazione della pasta da pane, ci sono state sempre delle colorite attribuzioni “letterarie” .Altro modo universale è quello di “usare parecchio olio di gomito”!!!
Ivana
La foto mostrata è riferita al gnocco fritto moderno.
La denominazione gnocco fritto viene sostituita da CRESCENTINA nel bolognese stretto, nome che poi nel modenese corrisponde a quella che chiamiamo tigella!)
Anche qui ci sarebbero delle lunghe storie di …”campanilismo”!Il recupero di queste tradizioni è ancora possibile nelle comunità di paese, vi sono usanze che vengono portate avanti sia dalle famiglie, dai fornai, e soprattutto dal volontariato (non giovanissimo), che replicano nelle varie manifestazioni popolari, frequentatissime, anche da visitatori cittadini, la preparazione di questi cibi.
Adesso sistemo le varie foto delle feste di paese, dove non manca mai lo stand del GNOCCO FRITTO, riconoscibile A NASO, da discreta distanza.!!!La forma del GNOCCO FRITTO è quella moderna, pratica, “da passeggio”, mentre la forma antica era ben diversa; penso di averlo accennato nella descrizione della padella di rame da appendere alla catena del camino.
Un tempo, quindi era una tosta forma compatta, non gonfia, anzi si badava proprio, con forchetta a disposizione, che non facesse le bolle.
Era “il viatico” del mattino unito a pancetta e uova fritte, per i lavoratori di braccia!!!A dopo magari spostiamo in Alambiccus
Ivana
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