Papazèn…dal cassetto dei ricordi!!!

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Questo argomento contiene 2 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  nonna Ivana 17 anni, 5 mesi fa.

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  • #151734

    nonna Ivana
    Membro

    Ho 2 chili di farina di castagne, quindi oggi all’opera!!!

    Ho fatto i papazèn e la pattona

    Papazèn come ricordo che fossero ai miei tempi, mezzo secolo fa…quando la castagna e i suoi derivati erano abbastanza conosciuti e adoperati in cucina..
    Oggi non si fanno più queste cose in casa, ma alle sagre o nelle feste, soprattutto autunnali-invernali, per l’iniziativa di vecchi volontari in vena di nostalgia, ma anche per la curiosità di giovani, che provano interesse per i cibi e le preparazioni del passato.

    Spesso rimango un po’ sconcertata dalle realizzazioni che vedo sui tavoli delle sagre, perché non sempre corrispondono alle forme, ai sapori di un tempo.
    Comprensibile, perché nel lungo lasso di tempo di abbandono di queste usanze, se ne sono perse le connotazioni.

    Esisteva sempre la versione dei poveri accanto alla versione dei ricchi, di moltissime preparazioni.
    In ricettari o meglio cucinari antichi c’era sempre questa distinzione, ad es.
    pancotto dei poveri e pancotto dei ricchi,
    quaresima dei poveri, quaresima dei ricchi,
    tortelli dei poveri, tortelli dei ricchi (raviole dolci delle nostre parti, con ripieno differenziato) .

    Una cosa semplicissima…i papazèn dei poveri:

    Farina di castagne e acqua
    Un pizzico di sale.

    Preparare una crema semiliquida, friggere in olio (strutto) bollente, facendo cadere una cucchiaiata di crema, che subito si allarga a frittella quasi rotonda.

    #189515
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Molto interessante, Ivana. Non ne avevo mai sentito parlare.

    #189516

    nonna Ivana
    Membro

    @gaviota argentea wrote:

    Molto interessante, Ivana. Non ne avevo mai sentito parlare.

    Un modo di utilizzare la farina di castagne che forse appartiene a tutte le zone della dorsale appenninica, ricevendo denominazioni diverse.

    Anche la pianura aveva un buon approccio con i prodotti della montagna: vi erano i periodici esodi dalla montagna, personaggi un po’ strani (agli occhi di noi bambini, tanti decenni fa!) che con mezzi poverissimi scendevano al piano portando le loro “ricchezze”, per ricavarne di che sopravvivere: castagne, sughero, lana ecc…

    Il Papazèn del ricco:

    farina di castagne,
    acqua e latte
    pinoli e uvetta e forse altro…

    ma poi vi passo anche la pattona, castagnaccio dei poveri, che ho fatto oggi!!!!!

    Grazie Offy…. 😉 😆

    #189517
    paula
    paula
    Partecipante

    molto interessante questa ricetta con la farina di castagne 😆
    avevo preparato una ciambella la scorsa settimana ma non mi ha convinta molto 😥

    grazie 😆

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